Si è parlato, a buona ragione, moltissimo dei contenuti illegali (dalla pedopornografia al revenge porn, passando per lo spaccio di stupefacenti, le attività di terrorismo e tanto altro) che circolano liberamente sull’app di messaggistica istantanea. Ma dallo scarno – e non puntualissimo – comunicato stampa pubblicato qualche ora fa dal Tribunale giudiziario di Parigi nell’ambito dell’operazione (molto ampia) che ha portato all’arresto di Pavel Durov, c’è un tema ricorrente: la…
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