Il recente provvedimento di Agcom che ha determinato l’equo compenso che Microsoft – in quanto proprietaria del browser (fornitore di servizio) Bing – dovrà versare nelle casse del Gruppo Gedi non è figlio di un’iniziativa presa dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. Ogni singolo editore che vuole richiedere (e ottenere) il pagamento basato sull’utilizzo – attraverso la condivisione – dei contenuti a carattere giornalistico deve seguire un iter che passa solo in s…
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