Lo scandalo ha scosso la comunità dell’Università di Waterloo, in Canada. Qui, alcuni distributori automatici di M&M’s prelevavano i dati biometrici dei clienti, perlopiù studenti, senza prima chiedere il consenso. La notizia arriva da ‘Tom’s Hardware’ e accende i fari su uno dei temi centrali del nostro tempo: quello della violazione della privacy dei dati . Guarda anche: Fuori corso da 4 anni si sfoga sui social: “Non faccio esami dal 2021, ho lasciato credere di aver…
Per leggere il resto dell’articolo devi collegarti direttamente sul sito della fonte: