AGI – Gli Stati generali del M5s sono serviti per imprimere un’accelerazione sulla costituzione della guida collegiale e per cercare di sciogliere alcuni nodi nelle dinamiche interne ai pentastellati. Si va verso un doppio organismo, con una segreteria ristretta che sarà chiamata a prendere le future decisioni: l’iter prevede la votazione su Rousseau su chi saranno i rappresentanti, se dovranno far parte del nuovo ‘direttorio’ anche i membri dell’esecutivo. Nei prossimi giorni insomma si capirà se Di Battista – ieri ha posto delle condizioni ben precise – sarà della partita e anche quale sarà il ruolo di Casaleggio che, nelle intenzioni dei vertici, dovrà cedere sulla gestione degli iscritti e sulla certificazione delle liste (“Ai tavoli – spiega un ‘big’ M5s – si è rimarcata l’importanza di una piattaforma digitale a disposizione del Movimento ma non è stato neanche fatto il nome del figlio di Gianroberto.
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