AGI – In occasione del primo luglio in cui in Europa comincia il semestre guidato dalla Germania, l’ex premier Enrico Letta, che oggi è preside della scuola Affari internazionali dell’università SciencesPo a Parigi, afferma in un’intervista a la Repubblica che “questo semestre è cruciale perché puo’ mettere in sicurezza la nuova Europa nata con il Recovery plan”, ovvero “l’Europa sociale e della solidarietà”. E se l’obiettivo venisse mancato, “il grandissimo rischio è l’effetto frustrazione, un’onda di delusione che farebbe vincere il sentimento di marzo, quando la maggioranza degli italiani aveva voltato le spalle a un’Unione europea che sembrava voltarle a noi” riflette Letta. Secondo questa premessa, Letta suggerisce di non sottovalutare quanto sta per accadere perché “siamo davanti alla crisi sociale piu’ profonda di sempre e l’Italia e’ il Paese più esposto, con una crescita del debito spaventosa” e per affrontarla “ci vogliono soldi da mettere nelle parti dell’economia e della società con le ferite maggiori”.
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