Il governo, su richiesto suggerimento del comitato tecnico-scientifico, sta ipotizzando di far svolgere il primo e il secondo turno delle elezioni comunali e regionali nel mese di settembre. Un election day che comprenderebbe anche il referendum costituzionale e che si potrebbe svolgere a metà settembre. Lo ha detto, intervenendo in commissione Affari costituzionali della Camera, il sottosegretario all’Interno, Achille Variati: “Viene suggerito che il diritto-dovere di voto si compia all’interno del mese di settembre sia per il primo che per il secondo turno”, e anticipando la finestra di voto dal 15 settembre al primo settembre, come prevede un emendamento della relatrice al decreto Elezioni, si ipotizza che l’election day si possa svolgere “ad esempio a metà settembre”, con i tempi della “presentazione delle liste che potrebbe essere allargata per non impattare proprio nel periodo ad esempio di ferragosto”.
Per leggere il resto dell’articolo devi collegarti direttamente sul sito della fonte: