La maggioranza conferma il ‘no’ all’ipotesi di far svolgere le elezioni regionali già a luglio. E il governo, al cui interno non mancano perplessità sulla possibile apertura dei seggi in piena estate (il ministro D’Incà non ha escluso un possibile election day a fine settembre assieme al referendum costituzionale), sceglie di non intervenire direttamente (e quindi non appoggiare la richiesta dei governatori uscenti), lasciando che sia il Parlamento ad esprimersi. Il sottosegretario all’Interno, Achille Variati , oggi in commissione Affari costituzionali della Camera, dove è all’esame il decreto elezioni, per quanto riguarda l’eventuale apertura di un’ulteriore finestra elettorale per le elezioni regionali, ha infatti dichiarato che “il governo non presenterà emendamenti su questo decreto e valuterà eventuali emendamenti parlamentari”.
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