E’ scontro durissimo, e inedito, tra Nino Di Matteo e il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, accusato dal magistrato di non averlo nominato nel 2018 alla guida delle carceri italiane a causa dell’opposizione a questa eventuale designazione da parte dei boss mafiosi detenuti. “Bonafede – ha affermato Di Matteo a ‘Non è l’arena’ su La7 – mi chiese se ero disponibile ad accettare il ruolo di capo dipartimento dell’amministrazione penitenziaria o, in alternativa, quello di direttore generale degli affari penali. Chiesi 48 ore di tempo di tempo per dare una risposta”, ma “quando ritornai, avendo deciso di accettare la nomina a capo del Dap, il ministro mi disse che ci aveva ripensato e nel frattempo avevano pensato di nominare Basentini”.
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