Roma. “In Lega la linea la detta un uomo soltanto: Matteo Salvini. Quel che dice un Borghi o un Centinaio non conta”, il senatore Gian Marco che di cognome fa Centinaio, già ministro pluritatuato (ben cinque, inclusa la “S” di Senato), leghista della prima ora cresciuto a pane e bossismo, goloso di
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