ROMA – Non si vede niente all’orizzonte, se non la carcassa del vecchio ippodromo di Tor di Valle, ma almeno esiste un’agenda su cui segnare nuovi obiettivi: lo stadio in tre anni. Fatto, pronto per essere inaugurato e per ospitare partite. Impossibile scriverlo su un foglio adesso, visti gli enormi ritardi nelle previsioni effettuate dall’inizio dell’iter, ma è un piccolo sogno che Mauro Baldissoni e il suo staff non hanno smesso di ritenere realizzabile. VELOCITÀ – Il giorno dopo la conferenza- spot del sindaco Raggi in Campidoglio, che in termini operativi ha generato un nuovo hashtag (Lo stadio si fa) e poco più, Baldissoni ha presenziato a un incontro sul calcio femminile nella sede del Credito Sportivo tornando sull’argomento caldo: «A noi va bene se il sindaco si espone politicamente. Ora mancano pochi passaggi tecnici per la convenzione urbanistica e per la variante
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