La malattia killer Come prosegue il Corriere della Sera, l’Università di Padova ha analizzato circa 800 casi di morte improvvisa di giovani al di sotto dei 35 anni: “Un centinaio sono atleti”, ha precisato l’anatomopatologa Cristina Basso del Dipartimento di scienze cardiologiche, toraciche e vascolari. Morti che, prosegue l’articolo, coinvolgerebbero anche il nuotatore azzurro Mattia Dall’Aglio, 24enne stroncato nell’agosto 2017 mentre si allenava in una stanza adibita a palestra a Modena. “Oggi siamo certi: il decesso trova origine nella cardiomiopatia aritmogena – ha spiegato il pm di Modena Katia Marino che sta indagando sulla vicenda -. Abbiamo così chiesto una consulenza per capire se era diagnosticabile e se ci sono responsabilità legate alle certificazioni d’idoneità”. Secondo l’ateneo veneto, capofila nella ricerca della patologia, la cardiomiopatia aritmogena è una malattia ereditaria che uccide circa un atleta su quattro tra quelli scomparsi prematuramente. E tra i giovani affetti da questa patologia, l’attività sportiva moltiplica per cinque il rischio di morte.
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