Danièle Nouy Il tanto criticato Addendum della Bce alle linee guida di gestione dei crediti deteriorati delle banche è stato pubblicato (si veda altro articolo di BeBeez) senza condurre un’analisi dell’impatto quantitativo che le nuove norme potrebbero sull’erogazione di nuovi prestiti e quindi sull’economia europea. Fatto questo assolutamente inusuale e sul quale la responsabile della vigilanza della Bce, Danièle Nouy, è stata chiamata a commentare ieri in audizione davanti alla Commissione economica del Parlamento europeo presieduta da Roberto Gualtieri. “L’analisi di impatto è inutile, se non del tutto infattibile”, ha detto la Nouy, sottolineando che una valutazione sugli effetti sarebbe stata possibile solo sugli stock di non-performing loan, non toccati però dall’addendum (che ha chiesto la svalutazione dei nuovi npl in due anni se non garantiti, in sette anni se garantiti). La Bce quindi ha scelto di introdurre le nuove norme a priori, senza esaminare gli effetti sulla crescita. Secondo la Nouy “qualcosa andava fatto”, indipendentemente dalle conseguenze. Rispondendo alle domande di Gualtieri e degli eurodeputati Marco Valli, Marco Zanni e Luigi Morgano, la Nouy ha sottolineato che non c’è stata finora riduzione del credito.
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