Bain Capital alza l’offerta per i crediti di Giuseppe Bottiglieri a 205 mln euro





Sembra arrivata alla fine la battaglia tra Bain Capital Credit, da un lato, e il gruppo greco Oceanbulk e la napoletana Augustea Holding, che fa capo alla famiglia Zagari, dall’altro, per il controllo di Giuseppe Bottiglieri Shipping Company, la compagnia armatoriale che un anno fa era stata ammessa alla procedura di concordato in bianco finalizzata a un accordo di ristrutturazione del debito con le banche, soltanto a un anno e mezzo di distanza da un precedente accordo di ristrutturazione del debito siglato con gli istituti di credito (si veda altro articolo di BeBeez). Nei giorni scorsi, infatti, Bain Capital ha alzato la sua offerta di acquisto dei crediti in portafoglio alle banche da 120 a 205 milioni di euro, dopo che a metà gennaio con un blitz inaspettato Oceanbulk e Augustea avevano presentato al Tribunale di Napoli un’offerta concorrente a quella già messa sul tavolo da tempo da parte del fondo Usa (si veda altro articolo di BeBeez). Inizialmente, infatti, Bain Capital era pronta a mettere sul piatto appunto circa 120 milioni di euro per rilevare l’intera esposizione finanziaria in mano alle banche e che a oggi ammonterebbe a 419 milioni. Gli istituti più esposti sono Unicredit , Bper , Mps , Mps  Capital Service, Banco di Napoli (Intesa Sanpaolo ) e Ubi, cui si aggiungono Unicredit Luxembourg e Bnl BnpParibas. Lighthouse (il veicolo di Oceanbulk e Augustea) proponeva invece l’accollo dei debiti ipotecari per 205 milioni e il resto trasformato in strumenti finanziari partecipativi a favore delle banche e avrebbe già ottenuto il via libera di Mps, Unicredit, Intesa Sanpaolo e Bnp Paribas

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Pubblicato il: 9 Febbraio 2018

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