Nexi si divide in due. I pagamenti andranno in Borsa, mentre la banca depositaria entrerà nel mirino di nuovi investitori





Paolo Bortoluzzo Il gruppo Nexi, ex Icbpi-Carta Sì, controllato dai private equity Advent International, Bain Capital e Clessidra sgr, si dividerà in due: da una parte, dentro la capogruppo Nexi spa,  i servizi di securities services e di tramitazione che richiedono la licenza bancaria (banca depositaria) e, dall’altra, in Mercury Payment Services (già Setefi Payment Services), le attività di pagamento e le società controllate del gruppo focalizzate sui pagamenti. I due distinti gruppi di società proseguiranno autonomamente nello sviluppo dei rispettivi business e nel perseguimento delle relative strategie attraverso proprio management indipendente. Lo ha annunciato ieri Nexi, che ha depositato il 31 gennaio scorso presso la Banca d’Italia le istanze necessarie alla riorganizzazione societaria del gruppo, precisando che  con la riorganizzazione, Nexi spa assumerà una nuova denominazione sociale. Si prevede che la riorganizzazione possa essere portata a completamento entro l’estate 2018, subordinatamente all’ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte delle autorità di vigilanza (si veda qui il comunicato stampa). L’operazione, anticipata ieri da MF Milano Finanza, oltre a valorizzare i due business di Nexi che hanno caratteristiche diverse, dovrebbe accelerare il processo di quotazione in Borsa della divisione dei pagamenti, prevista per il 2019-2020

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Pubblicato il: 2 Febbraio 2018

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