Di nuovo in dubbio il futuro di Melegatti. Forti tensioni con Abalone





E’ di nuovo in forse il futuro di Melegatti. Il Tribunale di Verona si è infatti espresso  negativamente su Abalone Asset Management, “che a oggi non ha ancora adempiuto all’obbligazione assunta per il Natale e pertanto la Melegatti, che si riserva di intentare richiesta di danni, non può proseguire alla firma dell’accordo quadro”. Lo si legge in una nota dell’azienda dolciaria diffusa ieri  (si veda l’Ansa) e nella quale Melegatti dice inoltre “di aver chiesto la cassa integrazione per i lavoratori che non sono in sciopero fino all’inizio della sperata produzione di Pasqua”. La nota aggiunge infine che “gli advisor e la proprietà sono già a lavoro per trovare una soluzione alternativa entro i termini stabiliti dal Tribunale, ossia il 23 febbraio, per salvare la storia e la tradizione dell’azienda veronese”. Abalone Asset Management da parte sua aveva inviato nei giorni scorsi una lettera agli attuali soci di Melegatti, ai legali dell’azienda e ai commissari nominati dal tribunale di Verona, in cui evidenziava che “ulteriori ritardi alla firma dell’accordo quadro, già complessivamente concordato ai primi dello scorso dicembre 2017 (si veda altro articolo di BeBeez) e procrastinato dopo molteplici rinvii al 25 gennaio, determinerebbero l’impossibilità di dare corso alla campagna pasquale, con conseguente significativo deterioramento del valore del marchio Melegatti e grave nocumento per i tutti gli stakeholder tra cui, in primis i lavoratori  della società” (scarica qui il comunicato stampa).

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Pubblicato il: 1 Febbraio 2018

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