Npl, ecco perché il governo italiano dovrebbe incentivare la pulizia di bilancio prima che lo facciano altri dall’alto





Michele Cicchetti  Avvocati Michele Cicchetti e Tancredi Marino, Studio Associato DWF Dopo la lunga recessione, iniziata in Europa nel 2009 e durata quasi dieci anni, i Paesi membri della Ue hanno dovuto affrontare la crisi del debito pubblico nel 2011/2012 (ancora non completamente risolta, ma mitigata dagli interventi di liquidità straordinaria garantiti dalla Bce) e, più di recente, il problema Tancredi Marinodello smaltimento delle sofferenze bancarie, connesse prevalentemente a mutui ipotecari e finanziamenti chirografari. Tancredi Marino La cessione dei crediti deteriorati a un valore di gran lunga inferiore al valore facciale,  se effettuata in maniera massiccia e troppo rapidamente, potrebbe determinare l’insolvenza di molti istituti di credito, poiché le minusvalenze realizzate rispetto ai crediti esposti nell’attivo bancario abbatterebbero di pari importo il patrimonio di vigilanza della banca. Tale questione reca con sé, implicitamente, la necessità (i) di ristrutturare l’operatività di alcuni istituti e, in particolare, (ii) di gestire i costi degli esuberi di personale, con preoccupanti ricadute occupazionali. D’altro canto, l’attuale fase di crescita economica determina la richiesta di erogazione di nuovi finanziamenti all’economia reale (imprese, famiglie) a condizioni competitive. Infatti, soprattutto in Italia, il credito bancario risulta essere tuttora fondamentale, nonostante le pur virtuose riforme effettuate negli ultimi anni per incentivare la disintermediazione del credito (si veda per esempio il mercato dei minibond) a causa della struttura dimensionale delle pmi italiane

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Pubblicato il: 15 Novembre 2017

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