Ambrosi, azienda bresciana leader in Italia e all’estero nel segmento premium del mercato dei formaggi tradizionali italiani (tra cui grana padano DOP e parmigiano reggiano DOP), ha ottenuto un finanziamento da 13 milioni di euro, organizzato da Banca Akros (gruppo Banco Bpm) con la partecipazione di Sace e la collaborazione del Consorzio per la tutela del grana padano. Ambrosi è stato affiancato sul piano legale per l’operazione dallo studio Gattai Minoli Agostinelli (si veda qui il comunicato stampa). Il finanziamento, articolato in linee di credito term e revolving e concesso da un pool di banche, è destinato a sostenere l’approvvigionamento di materie prime e lo sviluppo del magazzino di prodotti finiti anche allo scopo di consentire ad Ambrosi un’ulteriore crescita nei mercati esteri, in particolare in quelli francese e statunitense. Fondata da Ottorino Ambrosi nel 1942 e oggi guidata dal presidente e amministratore delegato Giuseppe Ambrosi (presidente della Camera di Commercio di Brescia), la società ha chiuso il 2015 con ricavi consolidati per 327 milioni di euro (dai 312 milioni del 2014), un ebitda di 12,6 milioni (da 10,9 milioni) e un debito finanziario netto di 109,17 milioni (da 109,08 milioni), (si veda qui l’analisi di Leanus dopo essersi registrati gratuitamente). L’operazione di finanziamento costituisce la prima operazione realizzata nell’ambito di un accordo di collaborazione tra Banca Akros e Sace, per sostenere la crescita internazionale delle eccellenze italiane del settore agroalimentare attraverso soluzioni assicurativo-finanziarie destinate a valorizzare i beni a magazzino e la messa a disposizione di aziende di media dimensione (mid cap) di nuove linee di credito di importo complessivo di euro 150 milioni.
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