GPI debutta all’Aim, dopo la fusione con Capital for Progress 1





Previsioni di crescita del business di GPI, estratte dalla presentazione agli investitori dello scorso settembre GPI, azienda trentina specializzata nel settore informatico e dei servizi amministrativi, ha chiuso ieri a 10,3 euro per azione (+2,79%) il suo primo giorno di quotazione all’Aim, a valle della business combination con Capital for Progress 1, la Spac promossa da Massimo Capuano, Antonio Perricone, Marco Fumagalli e Alessandra Bianchi, che nell’agosto 2015 aveva raccolto 51 milioni di euro e che li ha apportati tutti in aumento di capitale a GPI (si veda altro articolo di BeBeez). GPI era controllata al 90% circa da FM srl, holding del presidente e amminsitratore delegato Fausto Manzana, e partecipata per la restante quota da Orizzonte sgr, tramite il Fondo Information & Communication Technology. A valle della business combination, invece,  FM srl detiene il 62,35% del capitale sociale di GPI e, tenuto conto del voto doppio attribuito alle azioni di categoria B nella sua titolarità, il 74,81% del capitale sociale con diritto di voto nelle assemblee di GPI, mentre il flottante è del 31,12% (scarica qui il comunicato stampa). Capitale sociale di GPI post-business combination GPI ha chiuso il 2015 con 98,2 milioni di euro di fatturato, un ebitda di 16,3 milioni e 25,6  milioni di debito finanziari netto e stima di chiudere il 2016 con oltre 130 milioni di euro di ricavi, mentre, solo tenendo conto della crescita organica, punta a raggiungere i 170-180 milioni di ricavi nel 2018 (si veda qui la presentazione agli investitori). Sempre ieri GPI ha annunciato il closing dell’acquisizione  (già annunciata lo scorso 19 dicembre) da TBS Group del 55% di Insiel Mercato spa (con sede a Trieste) e del 100% di Professional Clinical Software GmbH (con sede a Klagenfurt, Austria), rispettivamente per 1,8 milioni e per 13 milioni, compreso un earn out di 500 mila euro (scarica qui il comunicato stampa).

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Pubblicato il: 30 Dicembre 2016

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