L’augurio è che la mancanza di una direzione univoca per il futuro del credito cooperativo italiano non metta a repentaglio un modello di banca orientato soprattutto alla produzione di un reddito sociale sostenibile attraverso lo sviluppo delle comunità locali e del loro tessuto economico. Così la First Cisl, la federazione dei lavoratori del credito della Cisl, segue le notizie dell’Assemblea di Federcasse, l´associazione nazionale delle Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali. Nonostante gli sforzi delle ultime settimane per la ricomposizione unitaria della governance del credito cooperativo, l’Assemblea di oggi è chiamata di fatto a prendere atto della nascita di più gruppi bancari nazionali all’interno del comparto. “Qualunque sia la via intrapresa – sottolinea Alessandro Spaggiari, responsabile nazionale di Cooperfirst, il settore di First Cisl dedicato al Credito Cooperativo – vogliamo sperare che si possa quanto meno ricreare un’unità d’intenti, che consenta di affrontare con la necessaria forza la complessa situazione finanziaria del comparto, la riorganizzazione delle strutture associative e di secondo livello e la razionalizzazione del numero delle banche e degli sportelli, preservando i livelli occupazionali e la presenza sul territorio”.
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