Pioneer, offerte entro il 19 settembre. In corsa solo 5 asset manager. Private equity in panchina





Le offerte per Pioneer sono attese per il prossimo 19 settembre, ma potranno consegnarle soltanto 5 colossi del settore dell’asset management (e cioé Allianz, Generali, Poste, Amundi e Macquarie), mentre i private equity, almeno per ora, devono restare alla finestra. Lo scrive Il Sole 24 Ore, precisando che queste sarebbero le direttive che l’amministratore delegato di Unicredit, Jean-Pierre Mustier, avrebbe dato all’advisor Jp Morgan. Tra le altre manifestazioni di interesse rimaste fuori da questo primo giro, oltre a quelle di alcuni fondi di private equity, ci sarebbero anche quelle di Natixis e di Anima sgr, In ogni caso è possibile anche che ciascuno dei 5 soggetti in corsa possa decidere di farsi affiancare da un fondo, così come era accaduto nel caso di Banco Santander, in cordata con Warburg Pincus e General Atlantic, prima che l’intera operazione saltasse (si veda altro articolo di BeBeez), o da qualche asset manager italiano (per esempio Poste possiede già una quota del 10,3% di Anima sgr). Pioneer sarebbe valorizzata attorno ai 3 miliardi di euro. Ai fini dell’accordo con Santander, Pioneer era stata valutata 2,75 miliardi, incluso il  debito, cioé poco più di 10 volte l’ebitda atteso per il 2014 di 270 milioni. A fine dello scorso giugno Pioneer gestiva un patrimonio di 220,7 miliardi di euro e dalla semestrale consolidata di Unicredit (si veda pag

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Pubblicato il: 12 Settembre 2016

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