TRAPEZITA – Il Fintech non teme la Brexit





Secondo un’analisi del sito americano Business Insider, le start-up britanniche nel Fintech hanno annunciato di avere raccolto oltre 40 milioni di sterline in poco più di un mese dal referendum sulla Brexit. Gli investmenti stanno quindi rimanendo costanti rispetto ad inizio anno nonostante lo shock. Ricordiamo che in base a un recente rapporto della società di consulenza KPMG, sono stati investiti 162 milioni di dollari (110,8 milioni di sterline) in 15 startup Fintech con sede nel Regno Unito tra gennaio e aprile 2016. Il trend sta quindi addirittura accelerando a conferma dell’interesse riscontrato da questa categoria di start-up tra gli investitori. Un’altra ricerca pubblicata dalla private equity house IW Capital e da Crowdfinders società specializzata nel crowdfunding, ha stimato che il 52% degli investitori britannici intervistati (1.000), sono ancora desiderosi di investire nelle piccole e medie imprese del Regno Unito anche dopo la Brexit. Inoltre, il portale di crowdfunding Syndicate Camera ha dichiarato che gli investimenti sulla sua piattaforma sono aumentati del 51% nel mese di luglio rispetto a giugno.

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Pubblicato il: 5 Agosto 2016

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