Lo sosteniamo da tempo: il SEO sta diventando un argomento tabù dove leggi non scritte e poco veritiere, passano come standard scritti sulla pietra. Addirittura molti presunti guru si permettono di sentenziare e formulare dei veri e propri regolamenti SEO. I motori di ricerca vengono visti come entità supreme pronte a penalizzare tutti, ma proprio tutti coloro i quali violino anche solo una puntigliosa regola del loro programma.
La verità è che con questo SEO, vi state un po’ tutti montando la testa e state perdendo di vista il punto cruciale.
Qual è il compito di un motore di ricerca?
I motori di ricerca hanno l’obiettivo di fornire il miglior risultato per la chiave di ricerca inserita. Cosa significa miglior risultato? Se sto cercando un tema complesso, Google o chi per esso, cercherà di fornirmi un articolo approfondito e autorevole, lungo anche più di 2000 parole. Se sto cercando le aliquote fiscali in vigore mi fornirà la pagina più immediata dove trovare queste informazioni, basta una tabella e quattro dati sintetici, non ho bisogno di leggere un papiro.
Smettetela di dire che gli articoli devono essere lunghi almeno 600-700 parole per essere ottimizzati SEO… ma neanche 400. Dipende da cosa state scrivendo e quali informazioni vi prefiggete di fornire ai vostri utenti. Non serve a nulla allungare il brodo con informazioni inutili, solo per arrivare al numero di caratteri che vi siete prefissati.
Il terrore penalizzazioni… statevi calmi
Molti webmaster impazziscono per ogni minima cosa, temendo penalizzazioni a destra e a manca da parte dei motori di ricerca. L’altro giorno parlavo con uno di questi ossessionati che ha visto un link in uscita da un sito di automobili verso uno di finanza. Secondo lui, questo link tra siti di diversa natura potrebbe comportare una seria penalizzazione da parte di Google. Ma stiamo scherzando? Allora siti come Milano Finanza, totalmente invasi dalle pubblicità più disparate, dovrebbero subire penalizzazioni? Secondo voi i motori di ricerca stanno a guardare una sottigliezza del genere?
Per prendere una penalizzazione manuale devi essere veramente messo male… l’unica volta che ho visto una cosa del genere, era su un sito compromesso a livello di sicurezza.
Come fare SEO in maniera corretta?
Contribuisci al tuo sito in maniera sana, scrivi i tuoi articoli divulgativi e senza secondi fini (es. affiliazioni). Se proprio vuoi fare affiliazioni, che sia un articolo ogni tanto, altrimenti le tue informazioni saranno ritenute di parte. Fai una sana campagna di link building, ma non ti trastullare… è l’insieme che conta. Se i tuoi contenuti sono interessanti sarai ben posizionato, altrimenti puoi avere un backlink dofollow anche da repubblica che i motori di ricerca se ne infischieranno di te. Chiediti se hai realmente contenuti veri da offrire al web e se non li hai lavora su questo… non ci sono magie, ma solo duro lavoro come in ogni campo.
Fare SEO con gli strumenti gratuiti di Webshake
Webshake ti mette a disposizione 2 potenti strumenti per incrementare la popolarità del tuo sito: la directory e l’aggregatore di notizie. La directory contiene link dofollow e serve a presentare il tuo sito alla rete. L’aggregatore di notizie ti permette di ottenere visite aumentando il potenziale di sviluppo del tuo sito.
Ma gli aggregatori non causano penalizzazioni dai motori di ricerca? Ah ridaglie, ma allora sei de coccio? Webshake aggrega solo la prima parte del tuo articolo, rimandando il resto alla fonte. I motori di ricerca si basano su altro… se ancora non sei convinto tieni presente che i più grandi siti, come per es. Radio deejay o Repubblica vengono aggregati da un sacco di altri siti.
Se ancora vedi svantaggi in un aggregatore allora lascio perdere…. sei un caso perso 😉