Bonomi, l’offerta di Cairo per Rcs è nella realtà più bassa della nostra





Il titolo Rcs a Piazza Affari Mentre il titolo Rcs ieri raggiungeva quota 0,979 euro, con un balzo del 14,91% in Borsa dalle quotazioni di venerdì, i due contendenti si sono lanciati l’ultima sfida prima della fine delle offerte, prevista per il prossimo venerdì 15 luglio, Così Andrea Bonomi, managing principal di Investindustrial, a capo della cordata riunita in International Media Holding (insieme a Mediobanca, Diego Della Valle, Pirelli e Unipol), ha detto chiaro quanto già evidenziato nei giorni scorsi dagli addetti ai lavori (si veda altro articolo di BeBeez) e cioé che “l’effettiva valorizzazione dell’offerta di Cairo dovrebbe tenere conto dell’indebitamento che Cairo Communication si dovrà assumere per poter pagare agli azionisti Rcs  la componente in contanti dell’offerta, pari a 0,25 euro per ogni azione Rcs”. Di conseguenza, ha detto ancora Bonomi, “nell’ipotesi di adesione al 100% da parte degli azionisti Rcs  all’opas Cairo, il debito aggiuntivo sarebbe di 130 milioni che, in termini di valore, comporterebbe una riduzione teorica del corrispettivo dell’opas Cairo di 0,14 euro per azione Rcs”. Quindi, se si prendono a confronto i prezzi del 7 aprile, ultima data precedente il lancio dell’opas di Cairo, la valorizzazione delle azioni Rcs implicita nell’offerta di Cairo non è di 1,04 euro bensì di 0,9. Ma la cifra dei 130 milioni non sarà comunque  sborsata da Cairo nella sua totalità per due ragioni: l’editore piemontese avrà successo se arriverà al 50% più 1 azione della preda (in caso il leverage sarebbe secondo i calcoli di Bonomi 65,2 milioni) e comunque l’opa sarebbe valida anche per un’adesione al 35%.

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Pubblicato il: 12 Luglio 2016

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