Recensione Prima di dirti addioPrima di dirti addio è il nuovo capitolo della saga di Biagio Mazzeo ideata dallo scrittore sardo Piergiorgio Pulixi, edito da Edizioni E/O.Per chi non si fosse ancora immerso nella straordinaria serie hard boiled questo è il rigoroso ordine cronologico da seguire: Una brutta storia, La notte delle pantere, Per sempre e appunto Prima di dirti addio.E’ superfluo sottolineare come questa recensione possa contenere spoiler sui precedenti romanzi in quanto sono tutti consecutivi e direttamente collegati.In Una brutta storia mi ero letteralmente innamorato dei personaggi, del loro modo di comportarsi, dei continui colpi di scena in cui venivano sacrificati alcuni dei protagonisti. Pulixi fin da subito si è dimostrato un autore senza fronzoli, diretto, in grado di descrivere senza “peli sulla penna” la cattiveria allo stato brado.I suoi scritti si son dedicati sin dal principio ad un branco di poliziotti corrotti, sporchi nell’anima ma ancora non impossessati da un demone scuro. Dopo la morte del rivale Ivankov, abbiamo assistito sempre più ad una discesa negli inferi del protagonista Mazzeo.Da quel punto in poi Biagio è diventato un indemoniato in lotta contro tutti, anche contro se stesso; chi gli era vicino rischiava di bruciarsi e dissolversi.Per sempre finiva in maniera davvero tragica, con gli affetti di Biagio sterminati da vendette e ritorsioni.In Prima di dirti addio troviamo dunque un uomo svuotato, ossessionato a sua volta dalla vendetta, pronto a tutto pur di farsi giustizia.Il cammino di Piergiorgio Pulixi è stato adiacente a quello del suo protagonista. Dapprima l’autore si è dedicato ad un microcosmo, quello dei poliziotti corrotti e della “Giungla” in cui essi “operavano”. Sin da subito l’autore ha dimostrato comunque un interesse per gli “affari internazionali”, dedicandosi alla mafia russa
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