Un consumo moderato di tè potrebbe avere effetti positivi per il cuore. E’ quanto emerge da uno studio estero Multi-Ethnic Study of Atherosclerosis ( MESA ), che evidenzierebbe bene come questa bevanda possa garantire una ridotta calcificazione delle pareti vascolari e, dunque, una minore esposizione ai gravi rischi cardiovascolari che ne conseguirebbero.(adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({}); Nello studio scientifico che ne è seguito si è fatto riferimento a 6.212 persone sottoposti all’assunzione di tè secondo delle linee guida che hanno catalogato i partecipanti a seconda del consumo della bevanda in cinque gruppi che comprendevano, nessun consumo; meno di una tazza al giorno; una tazza al giorno; da due a tre tazze al giorno; e quattro o più tazze al giorno.Il risultato complessivo che il protocollo ha valutato è stato nello stabilire la progressione delle calcificazioni coronariche misurate mediante tomografia computerizzata cardiaca ( cardioTC ), la progressione del volume delle calcificazioni coronariche, e gli eventi avversi cardiovascolari maggiori, definiti come morte cardiovascolare, infarto miocardico, ictus, angina richiedente rivascolarizzazione, o arresto cardiaco resuscitato. Lo studio è durato 11 anni ed è giunto alle seguenti conclusioni.I(adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({}); partecipanti che avevano consumato una tazza di tè al giorno presentavano una ridotta esposizione al rischio cardiovascolare rispetto a coloro che avevano riferito di non consumare tè.
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