La triste telenovela del Parmacotto continua. L’adunanza dei creditori di Parmacotto spa, che si sarebbe dovuta tenere lo scorso 22 marzo per votare sul nuovo piano concordatario proposto al Tribunale di Parma, è stata spostata al prossimo 9 maggio. La prima adunanza dei creditori era stata fissata per il dicembre scorso, ma allora l’appuntamento era stato cancellato per richiesta della stessa società di rivedere la proposta di piano concordatario. Nel novembre 2014 l’azienda aveva avviato l’iter per il concordato in bianco. A giugno 2015, il Tribunale fallimentare di Parma aveva ammesso Parmacotto alla procedura di concordato preventivo con continuità dell’attività aziendale, dopo aver valutato il piano di ristrutturazione del debito e il piano industriale (scarica qui il Decreto del Tribunale). Il debito da ripianare è di 95 milioni di euro e il piano proposto dal presidente pro tempore di Parmacotto, Alessandro Rosi, e dal professor Andrea Mora, prevede una ricapitalizzazione da 11,2 milioni di euro e distingue tra tre tipi di creditori.
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