A pochi giorni (esce il 10 maggio) dall’uscita della serie tv Gomorra, un adrenalinico romanzo criminale che racconta il momento esatto in cui piccole e grandi organizzazioni criminali si sono sedute allo stesso tavolo e hanno stretto il più terribile dei patti: unirsi in un unico branco e diventare la Bestia più feroce che l’Italia abbia mai conosciuto.Autieri, con il ritmo e la sfrontatezza della migliore narrativa americana, scandaglia i rapporti osmotici tra potere politico e potentati criminali trasformando la cronaca nera in grande fiction.Settembre 2005, Caraibi. Un Jeanneau di 12 metri prende il mare, si lascia alle spalle l’uragano Katrina e inizia la traversata dell’Atlantico. A bordo, due uomini e 300 chili di coca piovuta dal cielo su gentile concessione del cartello di Maganguè. Un mese dopo gli skipper arrivano a Fiumicino dove li aspettano gli uomini della batteria di San Basilio, quelli che hanno comprato il carico e sono pronti a inondare di neve le strade di Roma.Inizia così “I giorni della Cagna” (pagg. 489, Rizzoli), il romanzo scritto da Daniele Autieri che racconta la vicenda criminale di Claudio Accardi, un borghese qualunque, di buona famiglia e di scarse ambizioni, che un giorno decide di sfruttare il suo unico talento: andare per mare.
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