Animali: la sesta estinzione di massa potrebbe non lasciare tracce





E’ difficile confrontare l’estinzione di massa attualmente in corso sul pianeta per opera dell’uomo, che ha modificato gli ecosistemi della Terra e sconvolto il clima al punto da spazzar via intere specie animali dal pianeta, con le cinque che l’hanno preceduta, avvenute in epoca preistorica. Infatti l’unico modo che abbiamo per catalogare le specie che un tempo c’erano e che da un certo punto in poi non ci sono state più sono i loro resti fossili, tracce indelebili del loro passaggio lasciate sul pianeta, ritrovate dagli archeologi e studiate dai peleontologi. Una nuova ricerca condotta da tre studiosi di paleontologia, e pubblicata su Ecology Letters, dimostra che le specie che si stanno estinguendo nella nostra epoca potrebbero scomparire senza lasciare una tale traccia permanente. Questo fa sospettare che lo stesso possa essere successo a molte altre specie anche in passato, il che significa che le estinzioni precedenti possono essere state sottovalutate.”Il confronto tra l’attuale crisi della biodiversità, spesso chiamata la “sesta estinzione”, con quelle del passato geologico richiede dati equivalenti”, spiega Roy Plotnick, professore di Scienze della Terra e dell’ambiente presso la University of Illinois a Chicago. Insieme a due colleghi, Plotnick ha confrontato la Lista rossa delle specie minacciate con diversi database ecologici delle specie viventi e con tre database paleontologici di fossili catalogati.

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Pubblicato il: 25 Marzo 2016

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