ARTICOLO DI Mister Movie Un mese fa è scomparso Alan Rickman, pochi giorno dopo David Bowie, e la notizia ci ha sconvolti: redazione e lettori. E, parlando per una volta in termini personali e non impersonali, forse più di molte altre. Alan Rickman si è infiltrato nell’immaginario dei trentenni d’oggi come un feroce Sceriffo di Nottingham in Robin Hodd – Principe Dei Ladri, accanto a un Kevin Costner all’apice della forma e della popolarità, e proprio la sua così rigida e aggressiva interpretazione fu uno dei fulcri del personaggio chiave della parodia di Mel Brooks, Robin Hood – Un uomo in calzamaglia. I maggiori titoli che sono succeduti (Michael Collins e soprattutto Dogma) sono sembrati solamente un preludio a una sorta di tardiva consacrazione: quella raggiunta con il ruolo di Severus Piton nella serie di film di Harry Potter. È lì che Alan Rickman è entrato nei cuori dei bambini e dei ragazzini – quei suddetti trentenni d’oggi – e ha fatto breccia, rendendo al Serpeverde tutta la forza e la giustizia d’interpretazione che avrebbe meritato, dai libri
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