Si avvicina il temutissimo, odiatissimo da alcuni e amatissimo da altri, San Valentino. E, volenti o nolenti, anche i nostri studenti accoppiati dovranno sottostare al supplizio. È una triste ma concreta realtà: che tu sia un boicottatore del meccanismo ordito dalle multinazionali produttrici di cioccolato e fiori, o un comune mortale cui il fatto che esista una festa per gli innamorati non tocca affatto, se dovessi vedere la tua dolce metà sarai naturalmente indotto a fare qualcosa di speciale. Lo sbatti per l’organizzazione però è tanto, e il tempo ormai scarseggia. Su che cosa si può fare affidamento per rendere questa festa comandata e anche un po’ malinconica una giornata memorabile (o almeno decente)? Ovvio!
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