Liraglutide (Victoza®, Novo Nordisk) è più efficace degli inibitori SGLT-2 nel ridurre l’emoglobina glicata, HbA1c, e dimostra in prospettiva una migliore tendenza a raggiungere gli obiettivi di controllo glicemico. Sono stati presentati al Congresso dell’International Diabetes Federation (IDF), svoltosi a Vancouver, Canada, dal 30 novembre al 4 dicembre scorso, i risultati di una network meta-analysis condotta su studi relativi a persone con diabete tipo 2 non adeguatamente controllate con metformina in monoterapia o in associazione a sulfaniluree, inibitori DPP-4 o glitazoni1. “La network meta-analysis è una metodologia di valutazione che ha trovato solo recentemente una collocazione riconosciuta nel campo della evidence based medicine. È uno strumento sviluppato per eseguire un confronto indiretto fra trattamenti per i quali non sono disponibili studi clinici di confronto ‘testa a testa’, ma solo studi nei quali tali trattamenti sono confrontati con altri trattamenti, che potremmo definire ‘terzi’. Da questi studi vengono tratte le informazioni utili a valutare i due trattamenti tra di loro”, ha spiegato Giorgio Sesti, Professore di medicina interna dell’Università degli Studi “Magna Grecia” di Catanzaro. I risultati della metanalisi presentata a Vancouver hanno valutato liraglutide in confronto a canagliflozin, empagliflozin e dapagliflozin, utilizzando 17 studi clinici randomizzati controllati, già pubblicati alla data di inizio della valutazione
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