Salute e internet sono legate indissolubilmente se, come rilevato da una recente indagine condotta da GFK Eurisko, un italiano su due ricerca attivamente sul web informazioni riguardanti la salute. Internet è di fatto divenuta, dopo il proprio medico di fiducia (85% medico di base, 68% cerca sul web), la principale fonte per dubbi e quesiti sul proprio stato di salute o su specifiche malattie. Al 9° Congresso dell’AIT, Associazione Italiana della tiroide, svoltosi a Udine dal 3 al 5 dicembre scorso, e organizzato dal prof. Franco Grimaldi, direttore della struttura operativa complessa di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo dell’azienda Ospedaliero Universitaria di Udine, si è discusso di come utilizzare proficuamente questo mezzo raccogliendo il punto di vista non solo degli endocrinologi ma anche dei principali interessati, cioè i pazienti. Dottor Google è sempre disponibile, non ci sono liste d’attesa, spiega Andrea Frasoldati, responsabile della Struttura di Endocrinologia dell’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia; se pensiamo che il 10% della popolazione adulta può presentare nell’arco della propria vita un problema riguardante la tiroide, si comprende come internet, sulla base di una richiesta sempre più grande, abbia prodotto un’ampia offerta di contenuti diventando un interlocutore significativo per la raccolta di informazioni sulla tiroide e i suoi disturbi
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