SCRIVERE una parola sembra un semplice automatismo. In realtà si tratta di un’operazione complessa: per farlo, dobbiamo avere “immagazzinato” un vocabolario di parole scritte e dobbiamo saper riprodurre in modo corretto la sequenza delle lettere che compongono la parola da scrivere. Uno studio internazionale ha identificato per la prima volta le aree dell’emisfero sinistro del cervelloche sono alla base delle conoscenze sull’ortografia della parola(“memoria a lungo termine”) e dei processi che permettono di scriverla (“memoria di lavoro”). A condurlo sono stati ricercatori della Johns Hopkins University di Baltimora (Brenda Rapp, Argye Hillis e Jeremy Purcell) e Gabriele Miceli, medico e professore di neurologia al Cimec – Centro Mente/Cervello dell’Università di Trento – in collaborazione con Rita Capasso della Sca Studio associato di Roma, che si occupa di valutazione, diagnosi e riabilitazione dei disturbi cognitivi e motori del bambino, dell’adulto e dell’anziano. I risultati della ricerca sono stati pubblicati nel numero di febbraio della rivista Brain, la più antica e prestigiosa rivista di neurologia. Per l’importanza e l’originalità il lavoro ha ottenuto il riconoscimento di “articolo del mese” (“Editor’s choice”).
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