Alla ricerca del magnesio perduto





Il magnesio è indispensabile per numerose attività enzimatiche, infatti è implicato nei meccanismi di regolazione di 300 complessi enzimatici diversi, inoltre è importante per il mantenimento dell’equilibrio elettrolitico ed è di fondamentale importanza per la normale funzione neuromuscolare. I sintomi più comuni da deficit di magnesio sono: affaticamento, debolezza, tremori, confusione mentale, irritabilità, insonnia, disturbi cardiaci, disturbi della conduzione nervosa e della contrazione muscolare, diabete tipo 2, crampi e minor resistenza allo stress. Bassi livelli di magnesio aumentano la predisposizione dell’organismo verso malattie come cardiopatie, ipertensione arteriosa, calcoli renali e depressione.Il fabbisogno giornaliero per un adulto sano è compreso tra i 200 e i 320 mg mentre l’assunzione raccomandata dalla Commission of the European Communities è compresa tra i 150 e i 500 mg/giorno.Il problema della carenza di magnesio (tra gli altri minerali e vitamine) coinvolge tantissime persone nel mondo occidentale. La carenza di questo fondamentale elemento è dovuta a diversi fattori.Uno di questi, forse il più sottovalutato, è l’impoverimento del suolo dovuto al sovra sfruttamento dei terreni agricoli che, unitamente alle moderne tecniche di allevamento, causano bassi depositi di magnesio. Il magnesio presente nel terreno deriva sia dai minerali contenuti nell’originaria roccia madre sia dalla decomposizione della sostanza organica e dalla sua mineralizzazione. Generalmente il magnesio è contenuto in composti altamente solubili che vengono facilmente assimilati dalle piante, ma altrettanto facilmente vengono allontanati tramite erosione e dilavamento

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Pubblicato il: 20 Gennaio 2016

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